Sinistra e dintorni

AvatarUn Blog di discussione politica in cui si esprimono idee sentimenti e riflessioni sulla sinistra italiana in questa fase molto fluida. Un modo per dire quello che si pensa sui fatti quotidiani e sul futuro dell'Italia. Vista da sinistra.

Rieccomi

Dopo qualche mese rieccomi sul blog. In questi giorni sto apportando delle modifche che spero gradirete.

A presto

Questo blog aderisce alla manifestazione dell'8 luglio

Care concittadine e cari concittadini,
il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti.

Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile.

Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza Navona alle 18, per testimoniare con la nostra opposizione - morale, prima ancora che politica - la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.

Vi chiediamo l’impegno a “farvi leader”, a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio.

I mass-media di questa manifestazione siete solo voi.

On Furio Colombo
Sen. Francesco Pardi
Paolo Flores D'Arcais
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare."
(Bertold Brecht)

DA WALTERLAND A WALTERLOOO

Quest'immagine di ieri dei sostenitori, ancora increduli, di Alemanno, rende bene l'idea di quello che sono stati gli ultimi sei mesi. Lo scrive molto meglio di me Marco Travaglio nel numero dell'espresso di questa settimana. Leggi qui. Dalla sera del predellino Berlusconiano e le comiche finali di Fini, alla caduta del Governo Prodi, alle elezioni anticipate ed alla marea di destra che ha prima conquistato il Parlamento e poi Roma.
Non ci sarebbe da aggiungere altro, ognuno può trarre le conclusioni che crede, però a mettere in fila tutti questi avvenimenti qualche conclusione si può trarre.
La prima è la fallimentare esperienza politica del PD, partito nato moribondo, rianimato artificialmente dall'illusionista Veltroni, partito finto che non ha mai parlato di politica, con l'unico obiettivo, centrato, di combattere tutto quello che sta alla sua sinistra. Un bel risultato che ha consegnato alla destra il paese, temo per molto tempo.
Una miopia politica di un mezzo leader, che a parte le prefazioni, le mostre del cinema e le notti bianche, cioè tutte cose impalpabili e aleatorie, non riesce a fare dimenticare gli errori tragici di percorso fin qui fatto.
Volevano un partito all'americana, leggero, d'opinione. L'hanno fatto. In america chi perde va a casa. Sono ancora americani?

RIPARTIRE DA QUI.....

“A un certo punto della loro vita storica i gruppi sociali si staccano dai loro
 partiti tradizionali, cioè i partiti tradizionali (in quella data forma organizzativa
con quei determinati uomini che li costituiscono, li rappresentano e li dirigono)
non sono più riconosciuti come loro espressione dalla loro classe o frazione
 di classe.
 Quando queste crisi si verificano, la situazione immediata diventa delicata e pericolosa,
 perchè il campo è aperto alle soluzioni di forza, all'attività di potenze oscure
rappresentate dagli uomini provvidenziali o carismatici. La burocrazia è la forza consuetudinaria e conservatrice più pericolosa; se essa finisce per costituire un corpo solidale, che sta a sé e si sente indipendente
 dalla massa, il partito finisce col diventare anacronistico, e nei momenti di crisi 
acuta viene svuotato del suo contenuto sociale e rimane come campato in aria.”

Antonio Gramsci

Un commento addolorato, ancora a caldo dei risultati elettorali

Un commento senza nascondermi, senza ipocrisia, per rialzare la testa. Lo tsunami è stato devastante, per la prima volta nel Parlamento italiano non saranno presenti forze che si richiamano al socialismo, al laburismo alla sinistra. Questo è un fatto epocale che ci mette tutti, impietosamente, davanti alle nostre responsabilità.
Voglio dire solo alcune schematiche cose su cui, quando sarò più a mente fredda e razionale, ritornerò:
1) la nostra oltre che per il voto utile, è stata una sconfitta "strutturale", una sconfitta di una politica che non ha saputo leggere cosa stava accadendo nella società, che si è baloccata coi distinguo, le precisazioni, gli stop and go, quando i mutamenti epocali della nostra società ci hanno travolto
2) Da qui bisogna però ripartire, ognuno assumendosi le proprie responsabilità, senza dire io non c'ero, io avrei fatto diversamente. Così è stato, qui siamo. Non mi piacciono i sorci che scappano se la nave affonda. Ed io non sono un sorcio.
3) va fatto presto e bene un generale ricambio della classe dirigente (ci vorranno anni per formarne una nuova, ma bisogna partire subito), al passo coi tempi e che sappia dare letture nuove dei fenomeni del nostro tempo, con forme di organizzazione nuove e dinamiche, partitiche ma non granitiche, flessibili e sul campo (basta coi sofisti, con quelli che spaccano il capello in 4 o in 8 e si parlano allo specchio
4) prepararsi, bene, con candidature di alto profilo per le amministrative del prossimo anno, con posizioni indipendenti. Bisogna navigare in mare aperto, ora c'è la burrasca, ma credo che sapremo ritagliarci uno spazio autonomo ed originale, senza cadere in personalismi e piccinerie.
5) tutto ciò si fa con chi ci sta. Resteremo in molti, i più forti. La sinistra esiste. Penso che molti commenti anche compiaciuti di questo si acocrgeranno di questa mancanza quando ne avranno bisogno.

La mente è ancora poco fredda, ritornerò più in qua, quando l'incazzatura sarà passata.

Sarebbe bellissimo....

Questa polemica sulle schede che possono "indurre in errore" è francamente sconcertante ed a tratti squallida. La politica ridotta a marketing, un prodotto da vendere, con il marchio, i colori migliori.
Non si parla più di cose da fare, di visioni dell'Italia.
Agli italiani dico una cosa, per evitare che il vostro voto vada annullato, sia male interpretato. Votate i partiti che vanno davvero da soli, evitate i partiti coalizzati, Solo così il vostro voto sarà conteggiato in maniera univoca.

Io, lo sapete, la mia scelta l'ho fatta. Voterò per la Sinistra l'Arcobaleno. Voterò perché voglio rimanere di sinistra, perché la sinistra ed i suoi valori hanno ancora tanto da dire. Voterò oltre la propaganda del voto utile, artificio che serve solo a fare comandare i soliti. Gli stessi che su moltissime cose la pensano allo stesso modo.

Sarebbe bellissimo accorgersi il 14 aprile alle 15 che oltre i due contenitori travestiti da partiti esiste un'Italia che non si rassegna.

Mancano pochi giorni, telefonate ai vostri amici ai vostri conoscenti, convinceteli, non tutti sono uguali non tutti fanno schifo.

DAL LEFT AL LOFT


Questo è il nuovo che avanza, questa è la moderinità del nuovo secolo, di qua il carisma delle idee, di là l'immagine ed il marketing.
Brutalmente. Oggi Enrico Berlinguer forse non sarebbe eletto, Veltroni rischia di essere il Capo di quello che rimane del Centro Sinistra.
Altre chicche. Il nuovo che avanza è stato plasticamente raffigurato dalle new entry nelle liste elettorali. Fra tutte le candidature, queslla che ha destato più attenzione è stata quelle di Marianna Madia, ventisettenne ragazza "normale" di Roma capolista in una regione considerata in bilico e decisiva per il risultato al Senato.
Tralascio il curriculum, ecco alcune dichiarazioni rilasciate al Foglio.
Per chi era indeciso e si considera moderatamente progressista e di sinistra.
L’aborto è il fallimento della politica, un fallimento etico, economico, sociale e culturale. sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita. L’essere umano va tutelato prima di tutto. Serve una convergenza di ideali, solo in un dibattito aperto si può arrivare a condividere questa concezione per cui la vita è vita dall’inizio alla fine”.
E ancora.
Dice però di non riconoscersi nella moratoria proposta da Ferrara ma aggiunge “non perché non condivida le analisi di Giuliano Ferrara, anzi: mi pare che quello che dice su questo tema vada proprio verso quella ‘riumanizzazione della vita disumanizzata’ che ritengo necessaria oggi. La richiesta di moratoria però non mi sembra l’approccio giusto per affrontare un problema che comunque sento anch’io come decisivo oggi. Io sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Certo è che anche per esperienza personale mi sono resa conto di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra le cure a un malato terminale e l’accanimento terapeutico nei suoi confronti. Quindi dico no all’eutanasia ma penso che l’oltrepassamento di quella linea sottile vada giudicato - in certi casi - da un’équipe di medici; comunque non dal diretto interessato o dai suoi parenti”.
Siete ancora indecisi?
Occorre una cultura della vita che sia per davvero tutela della vita in tutte le sue fasi e condizioni. Dal concepimento fino alla morte naturale. Solo così nessuna donna, pur potendolo fare, sceglierà di non abortire. Bisogna riumanizzare la vita disumanizzata, e per farlo bisogna mettere l’individuo al centro”.

Questo esempio di “gerontogioventù” è il nuovo che avanza in Parlamento. Che Dio ce ne scampi.

SIETE INDECISI?

Siete indecisi? Non avete deciso ancora per chi votare? IO vi consiglio la Sinistra Arcobaleno, comunque per orientarvi meglio fate questo giochino.

Per orientarvi andate questo sito e giocate.

Dopo fate n commento su questo blog sui risultati e ditemi se siete soddisfatti del risultato

Saluti

NO il dibattito no!!


Mi viene in mente Nanni Moretti, col nuovo tormentone che all’unisono tutti (tutti) i grandi quotidiani e le televisioni stanno in questi giorni propagandando.

Ci deve essere il confronto televisivo fra Berlusconi e Veltroni, serve, fa chiarezza, farebbe decidere gli indecisi. Questi gli argomenti forti con cui fare pressione sull’opinione pubblica che, smaniosa, vuole l’arena.

Qualche domanda la voglio però porre. C’è un dato reale, anziché quello dato dai sondaggi, così strumentalmente usati, che ci dice che sono loro due i contendenti? L’ha accertato qualcuno?
Sono tendenze è vero, però perché allora non dare la possibilità a tutti candidati alla presidenza del Consiglio di partecipare e magari, loro, convincere gli indecisi e diventare maggioranza?
Chi ha deciso che saranno Veltroni e Berlusconi i candidati più votati? Questo trucco psicologico che spinge per un bipartitismo coatto è deprimente e falsa la competizione.

Gli stessi poi, che ci spiegano la bontà della soluzione, per anni ci hanno detto di guardare al merito delle cose, di togliersi gli occhiali con lenti ideologiche, ecc
Invece si riperpetua lo status quo, si dice che sarà così e così dovrà essere.
Ci si affida anche questa volta alle virtù taumaturgiche dei leader.
C’è una sola speranza per rompere il giochino a questi sapientoni del giornalismo e dei media, sempre bravissimo a fare le analisi post, ma mai, dico mai, hanno azzeccati una previsione, salvo poi dirci dove abbiamo sbagliato, quali errori abbiamo compiuto.

Quindi per favore smettete di fare gli agit prop di questo o quel candidato e fate i giornalisti. Fate domande, pretendete risposte.
Di questo abbiamo bisogno. Usate lo stesso metro per tutti però.

Bravo Presidente


In questa campagna elettorale, fintamente buonista, addormentata e fatta di fair play, uno degli argomenti "forti" è stato fino ad oggi quello del voto utile, ovvero quella esotica teoria, secondo cui si deve votare SOLO, per chi ha reali possibilità di vincere, ovvero in Italia o per il PD o per il PDL.
Il resto sarebbero voti inutili.
C'è voluto un autorevole commento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal Cile, che ha fatto chiarezza e che spero abbia tolto l'argomento del voto utile da questa campagna elettorale.
In realtà se ci pensiamo bene mai come questa volta ogni voto è utile, mai come questa volta il motto "andiamo da soli, perlomeno facciamo chiarezza" è stato il leit motiv delle dichiarazioni, per cui chi ha più tela tesserà.
Ci hanno detto che non si vota più contro ma per, che il conflitto deve sparire, che finalmente le magnifiche sorti e progressive daranno alla luce provvedimenti capaci di rimodellare l'Italia..
Bene. Personalmente accetto la sfida. Voterò a sinistra, l'unica seria alternativa alle pastoie finto riformiste che i due presunti candidati maggiori vogliono propinarci.
Voterò a sinistra perché finalmente la sinistra si presenta unità.
Come vedete allora, tutto è più semplice e chiaro.
Buona Pasqua

Un altro mondo è possibile



Il terremoto economico - borsistico, di questi ultimi mesi, iniziato in estate con la crisi dei mutui subprime, sembra non fermarsi. L'effetto domino è sempre più evidente ed il panico si sta impadronendo dei mercati finanziari.

Si dice, la più grande crisi dai tempi della Grande Depressione del 1929. Io non ho gli strumenti per dire questo, posso però dire che siamo arrivato al limite. Al limite di questo capitalismo finanziario, speculativo, delle stock option e dei bilanci truccati, un capitalismo che negli ultimi quindici anni ha allargato enormemente la forbice fra chi è dentro (pochi) e gli altri (tantissimi).

Una bolla esplosa (finalmente), che ci mette davanti alla dura realtà dei fatti. Di prezzi gonfiati, di stili di vita vergognosamente diretti verso lo smodato utilizzo delle risorse, verso la catastrofe.

Insomma in tutti questi anni si è continuato a scommettere al buio, su società virtuali, senza basi solide, si sono venduti debiti a garanzia di altri debiti, in una catena in cui, appena l'anello più debole si è spezzato, tutto il castello è crollato.

Ed ora, invece di stracciarsi le vesti, sarebbe il caso, ora, in questo momento, di riconsiderare quale modello di sviluppo vorremmo, quale altro mondo possibile ci aspetteremo

Un altro mondo possibile è stato lo slogan (bellissimo) del movimento no global. Riprendiamolo in mano.

Uolter = Zapatero?


La corsa ad accaparrarsi la vittoria di Zapatero come buon viatico per le elezioni del 13 e 14 aprile se l'è aggiudicato Uolter.
E' giusto il paragone? Uolter è lo Zapatero Italiano?
Non vi voglio influenzare, non vorrei sembrare prevenuto. Vorrei prima leggere cosa ne pensate.

Saluti

Voto Utile. Utile a chi?



In questa campagna elettorale due sono gli aspetti che balzano agli occhi.
La prima è quella dove i due presunti competitori dicono o votate me o votate lui. Mai si era assistito a qualcosa del genere. Malignamente verrebbe da dire perche votare PD o votare PDL sia la stessa cosa. In effetti se si guardano i programmi non vi si trovano grandi differenze.
La seconda è l’uso spregiudicato e strumentale dei sondaggi. Qualche volta ho avuto anche io la sensazione che mi dicessero come la pensavo o come la dovevo pensare. Ed allora, non si argomenta più le proprie buone ragioni, ma si citato sondaggi che confutano la presunta opinione maggioritaria.

Voglio in questo post soffermarmi sul primo aspetto, che va sotto il nome di voto utile.
Trattasi di voto utile, secondo la vulgata politica e mass mediatica, di quel voto data solo a chi ha la possibilità di vincere, ovvero PD o PDl. Gli altri non contano, gli altri non hanno diritto di esistere.
Personalmente, ma non credo di essere solo, questa vulgata, che sembra avvolgere tutto il prono sistema informativo italiano, mi ha stancato e nauseato. Questo piegare ad esigenze di parte l’informazione, con servizi fotocopia e parole d’ordine uguali mi ha fatto incazzare.
Vedrete che man mano che ci avviciniamo al 13 e 14 aprile, ci proporranno dei sondaggi in cui in due principali contendenti saranno pari, per cui la campagna per il voto utile dovrebbe fare confluire i voti degli indecisi, di chi pensa di votare solo con la testa e giammai anche col cuore verso i due principali partiti e leader.
Però vorrei fare notare una cosa a chi si trova nel limbo, a chi è indeciso, a chi pensava di votare per gli altri, ma che questa strategia gli sembra sterile.
Stiamo per la seconda volta votando con il “porcellum”, una legge elettorale antidemocratica che non fa scegliere il proprio rappresentante al Parlamento.
E allora a chi utlie il voto? Ai cittadini-elettori? No di certo, per le ragioni di cui sopra. All’Italia? Beh ci raccontano da anni di voler cambiare il paese, ma la realtà innegabile è che l'Italia ha subito un'impoverimento negli utlimi 15 anni, sia al livello organizzativo-gestionale , si amorale, sia economico, con un numero sempre crescente di famiglie che non arrivano a fine mese. Per non parlare del lavoro, con insicurezza sia al livello fisico che al livello contrattuale. E molti altri temi che sarebbe tedioso sviscerare (Sanità, Scuola, ecc).
Poi, ma farò un post dedicato, il voto utile non esiste nemmeno se guardiamo solo all’aspetto tecnico della legge ed alla ripartizione dei seggi. MA su questo ci tornerò a breve.
Insomma, non facciamoci ingannare, la combinazione del sostantivo "VOTO" all'aggettivo "UTILE" non significa assolutamente nulla.

"A Sinistra, andiamo a Sinistra"


Con questo grido per il futuro la folla sta festeggiando la vittoria attesa, del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) e del suo leader Zapatero. Altre buone notizie stanno arrivando anche dalle amministrative francesi, dove la sinistra si attesta al 47% contro il 42 - 43% dei gollisti del Premier Sarkozy.
Anche in Francia orgogliosi di essere di sinistra, orgogliosi di essere socialisti.
Non voglio cadere nella trappola dell'erba del vicino è sempre più verde, però una qualche riflessione sulla situazione italiana va fatta, visto che fra poco più di un mese si voterà anche da noi.
Da noi dove nel campo avverso alla destra, dalle parti del Veltroparty Democratico la parola sinistra è stata bandita dai discorsi, dal lessico, dal linguaggio. Della parola socialista nemmeno parlo perché in questo caso non ci è mai uscita in quanto non ci è mai entrata.
Scommetto, certo di una facile vittoria, che Veltroni tenterà, in una sorta di capacita transitiva, di appropriarsi della vittoria e di dire PSOE o PSF = PD.
Eh no Caro Valter, In Spagna Zapatero ha fatto sulla laicità dello Stato cose che nemmeno ti passano per la mente, ha detto alla Chiesa Cattolica di rispettare le leggi dello Stato, ecc, ha detto cioè cose ovvie per una sinistra moderna e che guarda al futuro, che non ha infarcito le liste di opposti, che non liscia il pelo ad idee e comportamenti come lo sciopero fiscale, che non candida chi vuole abolire lo statuto dei lavoratori, ecc .
Per la Francia lo stesso. Sbaglio oppure non più di qualche settimana fa Sarkozy era preso a modello per il decisionismo, la commissione Attali e quant'altro. Ah si potesse fare così anche in Italia? Quante volte queste parole sono risuonate sulla stampa e nei discorsi e nei comizi. Che bello inserire personalità di diverso schieramento nella governo, ah potessi inserirei Gianni Letta, magari Tremonti, ecc...
Spero e credo che gli italiani rifletteranno bene. Cosa significa sinistra, progresso, socialismo.
Viva la sinistra, viva la sinistra italiana.

Quelli che............

Quelli che siete rimasti agli anni 50 eppoi tirano fuori il BOOM dei sessanta, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d'equipe convinti d'essere stati assunti da un'altra ditta, oh yes!
Quelli che guardate al passato, siete fermi la’, e per anni com’è bella l’America dei Kennedy.
Quelli che vanno in pellegrinaggio a Lourdes perche' sperano di vincere al Superenalotto, oh yes! Quelli che di mestiere giocano al Superenalotto, oh yes!
Quelli che si stava meglio quando si stava peggio, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' Fini sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano PD perchè sennò torna Berlusconi, oh Yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che si fanno le lampade perché si vergognano di non essere andati al mare, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono alla Fiorentina, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che vanno al Family Day, con la prima, la seconda, ed anche la terza, di famiglia, oh yes! Quelli che fanno l'amore solo per dovere, oh yes!
Quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che non possono crederci neanche adesso che Berlusconi è stato capo del Governo, oh yes!
Quelli che non vogliono crescere, e si rifugiano ancora nella Playstation, oh yes!
Quelli che hanno ancora tutti i punti sulla patente, e pensano di vincere un premio, oh yes!
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che organizzano la lista pro-life, e non hanno figli, oh yes!
Quelli che prevedono il futuro, oh yes!
Quelli che perdono le elezioni... per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che siamo un partito di sintesi, e si possono mettere insieme lupi ed agnelli, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e' tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l'ha detto la televisione, oh yes!
Quelli che il problema è un altro, la situazione è più complessa, oh yes!
Quelli che lo faccio per il bene del paese, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che i sondaggi dicono che abbiamo la vittoria in pugno, o magari pareggiamo, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che non c'erano e se c'erano pensavano ad altro, oh yes!.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li'...

*alcune sono mie, alcune originali dei grandissimi Enzo Jannacci e di Beppe Viola

Perche Lumia no e Crisafulli si?



Non credo di fare una domanda fuori dal mondo se chiedo come mai il PD non ha candidato Beppe Lumia , ex Presidente della Commissione ANTIMAFIA, da sempre in prima fila nella lotta alla criminalità orgaznizzata e con una "taglia" di Cosa Nostra sulla testa (di Provenzano in persona a quanto ha dichiarato il pentito Antonino Giuffrè), ed invece ha Candidato Vladimiro Crisafulli detto Mirello , ras e di Enna e filmato mentre parlava con il capo mandamento di Enna, il mafioso Bevilacqua?


Se questa è la direzione del PD in merito alla lotta alla Mafia c'è da essere molto ma molto preoccupati e rivela quanto la politica clientelare sia ancora radicata e imperante.
Non c'e da aggiungere altro se non che, quando dalle parole si passa ai fatti la distanza siderale fra i comportamenti emerge nella sua chiarezza e dimostra quanto siano di facciata le dichiarazioni di voglia di etica e di pulizia del leader del partito Walter Veltroni.
Chiudo esprimendo la mia solidarietà umana e poiltica all'Onorevole Lumia.
**********************************Ultim'ora*******************************************
La sua esclusione dalle liste del Pd aveva suscitato parecchie proteste. Tanto che alcuni politici siciliani, esponenti della società civile, sindacalisti e giornalisti dell'isola avevano firmato un appello rivolto a Veltroni affinché il segretario «rivedesse la sua decisione». E alla fine il risultato è stato raggiunto. Beppe Lumia guiderà la lista del Pd al Senato in Sicilia. Lo annuncia il segretario Walter Veltroni, spiegando che la ricandidatura è stata possibile grazie alla rinuncia di Ignazio Marino alla doppia candidatura, nell’isola e nel Lazio. «Sono convinto - sottolinea Veltroni - che contro la mafia sia indispensabile schierare e spendere tutte le migliori energie della società e delle istituzioni. Ho chiesto perciò al professor Ignazio Marino, candidato anche nel Lazio, di rinunciare alla sua doppia candidatura per far posto, come capolista al Senato in Sicilia, a Beppe Lumia. Il professor Marino, per la sua sensibilità e il suo amore per la Sicilia, ha accettato la mia proposta».
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Che paraculo. Ora dovrebbe completare l'opera e togliere Crisafulli dalla lista, sennò sono parole al vento. Chissà i radicali ora che cosa diranno, visto che liste erano IMMODIFICABILI.

Il Calearo Pensiero

Questa intervista è molto qualificante su quello che è il Calearo pensiero.
Ieri sera a Ballarò, ha aggiunto un peana a "San Clemente Mastella che ha fatto cadere quello là" (Prodi), oltre a dire che il Governo Berlusconi ha fatto anche cose buone fra cui l'eccezionale Legge Biagi. Bastava vedere la faccia e l'imbarazzo di Enrico Letta per capire molto su cosa sia diventato il PD. E siccome si passa del soggetto di cui sopra come futuro ministro..... beh da lavoratore sono molto ma molto preoccupato.
Ora con sempre più certezza possiamo affermare che il PD non è un partito di sinistra.
Voi che ne pensate?

Il Calichino




Un nuovo personaggio si aggira fra le liste elettorali ed il PD di Veltroni, in questa stranissima campagna elettorale, fatta di fair-play, buone maniere, educazione. Finché dura.
Dopo il prossimo Veltrusconi, sorta di chimera che nascerà dalla fusione dei due Capi di PDL e PD, un'altra figura mitologica si sta aggirando in questi giorni fra le liste elettorali ed il programma di governo.
E' il Calichino, fusione perfetta di azione e d'intenti, tutti a scapito dei lavoratori fra Massimo Calearo, Presidente di Federmeccanica, falco di Confindustria e Pietro Ichino giuslavorista molto "moderno", "thacheriano", secondo cui la vera causa dei mali italiani, la scarsa produttività, concorrenzialità ed efficienza , è data dai troppi diritti che hanno i lavoratori. Quindi egli chiede il superamento dell'articolo 18, il licenziamento di un terzo dei dipendenti pubblici e altre belle cosettine.

Insomma la Chimera si presenta così con queste premesse e per di più si presenta in un partito che si definisce anche, del lavoro.

Staremo a vedere, come saranno accolti nel segreto dell'urna dai lavoratori pubblici, dai metalmeccanici e dalle loro famiglie questi due soggetti che in un paese normale starebbero dall'altra parte.

Si prevedono per i lavoratori momenti, che eufemisticamente, definirei difficili.

L'ameba

Si stanno completando in questi ultimi giorni le liste per le nomine al Parlamento.
Ogni giorno dal cilindro del Bianconiglio Kennediano escono "sorprese" e nomi ad effetto.
Tutte però legate da una caratteristica. Non avere nulla a che fare con la sinistra. La sinistra è scomparsa dal lessico, dai discorsi, dalle interviste del Capo. Se la parola vine usata è in senso negativo. «Somos reformistas, no de izquierdas», nell'intervista a "El Pais".
Veniamo alle candidature. L'ameba cerca di coprire tutti gli spettri ed i segmenti della società. Così abbiamo l'operaio della Tyssen sopravvissuto al terribile rogo e il Capo di Federmeccanica Calearo (che non ha concesso in sede di rinnovo del contratto dei metalmeccanici un'ora di assemblea per la sicurezza sul lavoro), e temo che come sempre mentre i voti degli operai si contano, quelli degli imprenditori si pesano, c'è Il Generale Del Vecchio, capo della missione in Afghanistan (temo quindi che non sia all'orizzonte un ritiro delle truppe), c'è la giovane e "sconosciuta" Marianna Madia. Leggendo la sua biografia c'è da dire che ci sono alcuni sconosciuti più sconosciuti di altri. Ancora. C'è il giovani e self made man Matteo Colaninno (il cognome deve essere un caso), e c'è Pina Picierno, ex Giovani Margherita laureata con un tesi che esaltava le virtù del suo nume politico De Mita (rinnegato?). Sul versante sicurezza Achille Serra ed il prefetto Del Mese. Il primo ex onorevole di Forza Italia, il secondo nominato da Berlusconi.
C'è la rappresentante del mondo Gay, c'è il numero due della CISL, la precaria (che comunque sembra avere un contratto part-time a 4 ore a tempo indeterminato), ecc. Mi sono sicuramente dimenticato qualcuno.
C'è insomma tutta la filosofia Veltroniana , in cui c'è posto per tutti. Tanto alla fine decide solo Lui.
Manca un nano, un domatore, una casalinga, un miope, un presbite, un hippie, uno yuppies, un single, un poligamo, un prete, un nero, un prete nero, un giallo, un freak, un beat, un calvo, un cane un gatto io e te (Grande Endrigo) manca la sinistra.
L'unica eccezione che il Valter non è disposto a concedere.
E buona Nutella a tutti.

Lasciate un commento.
Ma sarà, quello a destra, sufficientemente autorevole per fare il Diretttore del Foglio?

Yes we Can? No Yes We Change

Yes WE Change. E' questo lo slogan che spero sia preso dalla mia parte politica per questa campagna elettorale. i due competitor principali, in realtà sono facce della stessa medaglia, giocano con gli stessi slogan e le stesse parole d'ordine, lisciano il pelo all'opinione pubblica, usano i sondaggi in modo spregiudicato. Meno tasse, sicurezza, crescita, consumo.
Nessuno di loro, e non lo potrebbero fare, propone un altro mondo possibile, un nuovo e diverso stile di vita e di sviluppo, un uomo nuovo.
Solo la sinistra può avere quest'orizzonte. Solo la sinistra può essere portatrice di queste istanza di cambiamento radicale di una società che affogherà nel vomito del troppo consumo. Una società disposta a barattare i diritti per la sicurezza non ha futuro.
Una sinistra certo, che non può rimanere quella attuale, che deve profondamente cambiare, classe dirigente e modelli, ma che è l'unica in grado di cambiare la società.
Yes We change quindi, contro il conformismo e l'ipocrisia, per l'inclusione, per il futuro.

I care, We can, They Win

by Oliviero Toscani

Questo slogan di Oliviero Toscani, riflette bene quello che rischia di essere il risultato delle prossime elezioni politiche. Ora, tutti ad approvare la grande mossa di Veltroni, che si è vero, ha spariglato i giochi e sta mettendo in difficoltà il centro destra. Che però risulta ancora abbondantemente avanti in tutte le rilevazioni di queste ultime settimane. C'è si un recupero del PD e satelliti, però va detto che si partiva dal minimo storico, dovuto all'impopolarità del Governo Prodi.
A questo punto non so se quello di Veltroni è un calcolo razionale, o è lucida follia.
Perdere onorevolmente, con questo sistema elettorale non conta niente. C'è il rischio di un suicidio politico che travolgerà lì'intera classe dirigente del Centro Sinistra. Si poteva, francamente, trovare un altro modo per il ricambio. Questa volta poi, non si potrà imputare alla Sinistra il ritorno di Berlusconi. Ad ognuno il suo.
Dispiace che pagheremo ancora una volta il prezzo, salato, noi italiani.

PD E PDL per me pari sono

Primi passi per l'inciucione
Fino al 10 marzo nei Tg, Gr e altri format della rai ci sarà prevalenza dei rappresentanti di Veltroni e Berlusconi
L’asse Partito democratico e Popolo delle libertà ha approvato, in Commissione parlamentare di vigilanza, un emendamento al testo di regolamento sulla par condicio televisiva che elimina «la parità di accesso» di tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni politiche in tutti i programmi di informazione, compresi i telegiornali e i programmi di approfondimento giornalistico.
Il relatore Marco Beltrandi, Rosa nel pugno, aveva invece proposto la piena «parità di accesso e di trattamento tra le diverse forze politiche» in tutti i programmi di informazione, appoggiato in questo dalle altre forze minori in campo per le prossime elezioni. La Commissione di vigilanza dovrà esaminare questa sera altri aspetti che riguardano i programmi di approfondimento informativo e le condizioni di accesso delle forze politiche ad essi
Sono prove di inciucio che confermano quanto sospettato da chi non è di parte e da chi guarda la politica in modo distaccato.
Prima D'Alema che dice che il conflitto di interessi non è una priorità, poi le parole d'ordine del programma che battono sulle stesse parole d'ordine, ora il colpo di mano in Commissione di Vigilanza Sulla par condicio.
Tre segnali che fanno una prova. Spero che gli italiani siano consapevoli di cosa ci aspetta dopo le elezioni.

Liste elettorali....

De Mita sbatte la porta. Non ricandidato l'ottantenne ras irpino del PD se ne va. Proprietario di un bel pacchetto di voti vedremo che intende fare, quale casa lo ospiterà. Ci sono già contatti con la Rosa Bianca.

E’ cominciata la campagna elettorale e si parla solo del voto utile. Ci dicono sia il Walter, sia il Fini ed il Caimano che sarebbe utile solo il voto dato o al PD o al PDL.Una comunanza d’intenti preoccupante che evidenzia se vogliamo, la sostanziale uniformità dei due contendenti. Uno accuasa l'altro anche di copiargli il programma.
Vogliono trasformare de facto il sistema politico italiano da bipolarista a bipartitista e si preparano, in caso, probabile, di mezza vittoria, a fare un accordo dopo le elezioni.
CI diranno per fare le riforme, in realtà i punti di contatto sono molti di più e su molti argomenti. Tutti i grandi giornali del Nord spingono per questa soluzione, così come la Confindustria, il sistema bancario e moti settori della società.
Naturalmente le smentite si fanno sempre più forti. Il che mi fa dire che c’è qualcosa di vero su questa ipotesi.
Sotto l'apparente calma sono ore nervose e febbrili. Le liste, preparate nelle segreterie dei partiti, da poche persone, sono campo di battaglia. Qualcuno ha fatto le beau geste come Visco e Violante, altri come de Mita sbattono l'uscio. Volano i coltelli, nonostante il placido e snervante modo di fare di Veltroni. Intanto i radicali si apprestano a fare l'accordo. Posti in lista e rimborsi elettorali la contropartita. Intanto il conflitto di interessi, dopo l'uscita di Di Pietro su una sola rete per RAI e Mediaset e la levata di scudi dei TG Berlusconiani, è stata derubricata dal PD ad una delle tante questioni.
D'Alema dice che sono altre le priorità.

Ma anche...

Tremendamente vero

Pronti, attenti....via



Sarò prevenuto non avendo aderito a quel progetto politico, ma dalla Convention di sabato scorso del PD ho avuto una sensazione per niente nuova, anzì un dejà vu. Ho pensato e ripensato per immagini a dove potevo già avere visto tutto ciò. Prima immagine, lo sventolio di cartelli con lo slogan Si può fare. Ecco che gli USA entrano prepotentemente nell’immaginario del PD. Stessi cartelli, stesso slogan (tradotto) di Barack Obama. Pensavo fosse l’Assemblea Costituente ma in realtà ha parlato il capo ed i sottocapi, non risultano interventi di “sconosciuti”. Approvazione per acclamazione degli atti fondanti e poco discussi dello Statuto e della Carta dei valori. Sarà che siamo in campagna elettorale ma la sensazione è stata molto sgradevole.
Immagine due. Il programma., il mitico canovaccio di proposte e di progetti per l’Italia. Molte parole d’ordine che francamente sembravano più berlusconiane che di sinistra. Crescita, ricchezza, sicurezza. Sovrapponibili.
Quello che non c’era nel dodecalogo. Nulla sul conflitto d’interessi (e chi pensa alle larghe intese post voto avrà avuto conferma), nulla sui diritti civili, nulla sulla laicità. Ahi ahi ahi.
Candidature. Un colpo al cerchio ed uno alla botte. L’operaio, e l’imprenditore. Per carità Colaninno sarà bravissimo, competentissimo, modernissimo. Il sospetto che sia li per il cognome però resta, ed il ricordo al fatto che è il figlio di uno degli scalatori della Telecom è troppo sospetto. Altre voci, altri figli. Benetton, Rosella Sensi, Mondadori. Mi viene da piangere.
Troveranno posto giovani ed anziani, casalinghe e manager, preti ed atei. Insomma la summa del veltronismo.
Da qui comunque si possono già tracciare dei giudizi. Il PD non è un partito di sx, è equidistante fra capitale e lavoro, scimmiotta Berlusconi nel ricorso ai sondaggi come filo conduttore dell’azione politica, ed il governo diventa un fine e non un mezzo.
Spero tanto che la sinistra arcobaleno proponga una seria piattaforma di cambiamento altrimenti non mi viene voglia di partecipare al referendum fra Berlusconi e Veltroni. Troppo simili troppo uguali

Una brutta giornata

Facciamo chiarezza

Quello che sta accadendo in questo inizio della campagna elettorale è il rischio concreto, molto concreto, della scomparsa della sinistra in Italia. innanzitutto perchè si continua a considerare il PD un partito di centro sinistra. In realtà stiamo assistendo al traghettamento di buona parte di quell'elettorato verso il centro. Molto esaustivo, secondo me, l'articolo di Giulietto Chiesa oggi sul Manifesto, che spiega molto bene la situazione in cui ci siamo cacciati.
Io chiedo a voce molto alta alla sinistra arcobaleno di esplicitare in maniera netta e chiara chi siamo e cosa vogliamo. Basta coi proclami di principio, di una sorta di non belligeranza elettorale col PD. devono sapere gli italiani che il probabile ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi sarà responsabilità del PD e del suo Capo. Se guardiamo bene poi, culturalmente Berlusconi da lì non se ne è mai andato eVeltroni è solo la versione più presentabile di quel mondo. Basta vedere a chi andranno, ad esempio, i maggiori benefici dell'approvazione del PRG di Roma. Ai soliti noti, agli amici costruttori ed ai poteri forti.

Rischio Referendum


Quelle del 13 e 14 aprile prossimo rischiano di diventare un referendum fra Berlusconi e Veltroni. Credo che bisogna assolutamente evitare tutto questo per molte ragioni che proverò a spiegare brevemente:

1) è un finto dualismo legato al "carisma" dei presonaggi più che su culture politiche differenti e sulle cose da fare. Fino ad ora infatti, più che su questioni di merito, si parla di look, di location dei comizi, di slogan ecc. Niente risposte invece sui temi che dovrebbero interessare i cittadini. Niente che non sia vago e manipolabile.

2) Visto che tecnicamente, con questa legge elettorale è praticamente impossibile per il PD da solo, vincere le elezioni, è necessario, e qui mi rivolgo in particolare alla Sinistra Arcobaleno, definire in modo netto la propria identità culturale, a ben vedere molto più omogenea di quanto sembri e di quanto venga dipinta.

3) Trovo estremamente sospetta questa comunione d'intenti fra W e B. , i grandi giornali del Nord, quelli che fanno opinione, la Confindustria, i grandi banchieri e quelli che a seconda del periodo si definiscono poteri forti, che prospettano per il post voto le grandi intese, altrimenti detta Grosse Koalition. Chi farà la Merkel non si sa, comunque gli attori in campo i vestiti li sanno cambiare più veloci di Arturo Brachetti.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro. io la vedo nera per i lavoratori e le fasce deboli della popolazione, per chi in tutti questi anni si aspettava un miglioramento della vita, della soluzione ai vari conflitti di interesse, ecc.

Ligabue - Buonanotte all'Italia

Bellissimo

Berlinguer ti voglio Bene!

Oggi mi sento così

Due tempi

Le elezioni si avvicinano. Oggi Marini concluderà le consultazioni. Non sembrano esserci spiragli. Il Giornale di famiglia indica un accordo poiltico fra Forza Italia e PD la soluzione per uscire dal pantano. Pochi e qualificati punti per fare le riforme. Un Governo insieme. Smentite categoriche (ed allora temo ci sia qualcosa di vero).
Il PD invece sta giocando una partita in due tempi. Il primo tempo comprende una dignitosa sconfitta presentandosi da solo alle elezioni, che però servirebbe a regolare i conti con la Sinistra dell'ex Unione (vero obiettivo del Uolter). Questo, per poi dedicarsi alla fase due, e quindi strutturare nei tempi giusti il PD e presentarsi come unica alternativa alla destra. Destra che con questa legge elettorale avrebbe (così pensa Uolter) difficoltà a governare.
Insomma, in primis fare fuori quei rompicoglioni della sinistra che ancora osano mettere in discussione lo status quo, il capitalismo liberista, il pensiero unico, ed in più bloccare il tentativo che si sta facendo molto concreto dell'Unità a Sinistra. Nonostante di questo processo la stampa riprenda solo i gossip e accentui le difficoltà.
Insomma avremo il Velturusconi I? Accorrete siori siori lo spettacolo si annuncia avvincente.

Niente Paura

Meglio di tanti editoariali che in questi giorni danno consigli

Bella faccia

E così ci avviamo sul piano sempre più inclinato che ci porterà alle elezioni anticipate. Aprile, giugno, poco cambia se ci andiamo col porcellum, legge elettorale che è sempre bene ricordarlo fatta da quello lì. La faccia dice tutto. Hanno avvelenato i pozzi, e le conseguenze le paghiamo noi. Detto questo bisogna cominciare a parlare delle prospettive e prepararsi. Il PD ha già annunciato che andrà da solo o assieme con partitini satelliti che faranno quello che dirà Veltroni. Come la DC nei confronti dei repubblicani, dei liberali, ecc...

La sinistra spero dal cuore che si presenti unita e che le resistenze di alcuni (PDCI) vengano superate dalla consapevolezza della posta in gioco, altissima ed ultimativa. Della destra non parlo. Temo solo una guerra a sinistra che non faccia parlare delle cose che servono agli italiani, ma sia solo una questione di rapporti di forza. Le uscite di Veltroni e dello stato maggiore vanno in questo senso.

Si liscia il pelo a categorie che mai voteranno per il centro sinistra se non promettendo le stesse cose che prometteva il caimano, meno tasse e meno vincoli. La famosa corsa al centro.



Primo giro di consultazioni concluso. La situazione si avvia verso le elezioni anticipate prima possibile, aprile? giugno?.

Comunque sia il ricorso alle urne appare sempre più probabile. Le posizioni all'interno del fu centro sinistra sono le più svariate. Chi dice ora e subito, chi spera in un governo che modifichi le regole del gioco, chi ancora ha velleità solitarie secondo il detto del meglio soli che male accompagnati.

Mi sono chiesto come mai queste crisi di Governo così ricorrenti non avvengono a livello di Comuni, Province, Regioni. Prendiamo la legge elettorale dei Comuni e applichiamola per il Parlamento. Può essere un'idea. Che dite?


Touché


Sabato sera a "che tempo che fa", alla fine del suo pezzo Antonio Albanese ha fatto morire il personaggio di Cetto Laqualunque, politico fin troppo attuale dopo le vicende della crisi del Governo. Finito il pezzo si è via via spogliato degli abiti di scena, rimanendo Antonio Albanese e congedandosi amaramente con le parole "sono anni che faccio questo personaggio, che combatto, ma hanno vinto loro, la realtà ha superato la fantasia".
E' uscito di scena, mestamente, sconfitto. Una parabola che riguarda tutti noi, in questo momento triste per l'Italia onesta e democratica.
Clicca sulla foto per vedere il pezzo.

Fine di una stagione




161 contro 156. Da ieri sera il Governo Prodi non esiste più, l'unione non esiste più, il centro sinistra non esiste più.

Come sia potuto accadere sarà in queste ore ed in questi giorni frutto di analisi e commenti.

Quello che a me ronza nella testa, fra depressione e risentimento, voglia di stare alla finestra e reazione, è come tutto questo sia potuto accadere. Come dal 20 dicembre 2007, giorno dell'approvazione della finanziaria e della mancata spallata, con l'implosione della CDL, ad oggi in cui è finita questa storia.

Come è stato possibile gettare un'occasione che forse non si ripeterà più per cercare, ORA, un'accordo con Berlusconi sulla legge elettorale, non sapendo che questo avrebbe indebolito il Governo. Che l'aver rimesso in gioco il caimano era l'inizio della fine.

Ora chiedo, a quel magnifico stratega che è Veltroni, se facendo questo ed aggiungendo del suo dicendo che il PD sarebbe andato alle elezioni dal solo "qualunque sia la legge elettorale, anche con questa", non aveva considerato le conseguenze e quale sia la sua strategia a medio termine se ce l'ha. Temo non l'abbia.

Questo si inserisce in fondo alla nascita del PD, che invece di semplificare il sistema politico ha polverizzato ancora di più il Parlamento con la creazione di gruppuscoli, come i diniani, Fisichella, i teo-dem, ecc... con un dualismo nei fatti fra il capo del Governo ed il capo del "partito".

Un capolavoro politico che ci costerà un prezzo altissimo, e che a pagare saremo noi ed il paese.

Grazie, grazie di tutto.

E ora?



Non so cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Probabilmente il Governo non otterrà la fiducia del Senato, per responsabilità visibili di una legge elettorale scellerata e devastante e di partiti familiari che rappresentano solo se stessi.

Quindi elezioni, governo tecnico o cosa? Ritornerà il barzellettiere di Arcore? Insomma la situazione per l'Italia si prospetta triste. Quella credibilità faticosamente recuperata dopo 5 anni in cui eravamo lo zimbello dell'Europa, andrà a farsi fottere, quel risanamento e quei sacrifici che ora cominciavano a dare frutti, al macero.

Insomma una situazione di un paese che non sa assumersi responsabilità, inebetito e lobotomizzato da un abbassamento generalizzato della cultura e del sapere, da televisioni-veline che ci hanno imposto modelli falsi e benessere artificiale. Un paese perfetto per la decadenza. Non ne facessi parte direi vi sta bene.

Parafrasando Nanni Moretti "Berlusconi ce lo siamo meritato".

Comunque io sto con Prodi e solo con Prodi, lascio ai grandi strateghi che ci hanno portato fin qui, fra leggi elettorali e padri costituenti, la via di uscita. La prendessero loro l'uscita staremmo meglio.


Di Arrigo Boldrini, parlamentare per diverse legislature e presidente nazionale dell’ANPI, ha scritto a suo tempo Gian Carlo Pajetta: "È un eroe. Non è il soldato che ha compiuto un giorno un atto disperato, supremo, di valore. Non è un ufficiale che ha avuto un’idea geniale in una battaglia decisiva. È il compagno che ha fatto giorno per giorno il suo lavoro, il suo dovere; il partigiano che ha messo insieme il distaccamento, ne ha fatto una brigata, ha trovato le armi, ha raccolto gli uomini, li ha condotti, li conduce al fuoco".
CIAO BULOW.

Caos Calmo




E allora ci siamo, Mastella ed il suo gruppuscolo, dalla sede autorevole di Porta a Porta, ha annunciato l'uscita dalla maggioranza di centro sinistra e l'apertura sostanziale (visti i numeri) della crisi di governo.


Prodi, giustamente, ha detto che ci sarà il passaggio parlamentare della crisi e che vuole vedere in faccia chi gli voterà contro.


Le vicende degli ultimi giorni, dall'avviso di garanzia alla Mastella family's, all'uscita di Ercolino Veltroni che muscolarmente ha deciso la traversata in solitaria del PD alle prossime elezioni, dalla crisi rifiuti, all'attacco del Vaticano per tutto quello che odora, anche lontanamente di progresso, stanno facendo precipitare la situazione.


Per chiarezza, io sto con Prodi, solo con Prodi. I distinguo in questo momento mi sembrano fuori luogo. Per cui, chi ha la forza ed il coraggio di aprire la crisi e preparare il ritorno della destra clerico populista di Berlusconi e Buttiglioni si accomodi.



Se non fossi italiano direi ben ci sta, oggi non ho molta voglia di sorridere.








Un po' di qua, un po' di là

Secondo il detto meglio soli che male accompagnati, il PD andrà da solo, quale che sia la legge elettorale, alle prossime elezioni. A me sa tanto di sfratto a Prodi, poi magari, qualcuno correggerà le interpretazioni, però l'aria che tira sembra questa. Si spera di risolvere i problemi dell'Italia, ma anche e soprattutto del PD, scaricando sul paese le tensioni che in esso ci sono.
E ci sono perché la discussione frettolosa e superficiale che si è avuta al momento della decisione di sciogliere DS e DL, non poteva che portare ad acuire le differenze sostanziali ed importanti che ci sono. Così una parte del partito si è precipitata a San Pietro a sostegno dei "senza voce" vaticani, un'altra parte si organizza in correnti "laiche", un'altra in qualche Fondazione, e così via.
Insomma mai che si sappia la posizione ufficiale (una) su qualsiasi tema, del PD.
Il Sor tentenna trimilionario sembra forte, assomiglia a quegli alberi che col vento sembrano spezzarsi ondeggiando paurosamente. Forse il vento si calmerà ed allora vedremo quali idee per l'Italia e per il mondo ci sono.
Per ora, sotto il vestito, niente.

Tengo famiglia

La notizia la conoscete. e' stato arrestato l'UDEUR. Accuse a mastella ed ai suoi famigli che vanno dall'associazione a delinquere, alla concussione per passare all'abuso d'Ufficio. Mastella ha confermato anche oggi le dimissioni e ieri con un discorso duro con tratti eversivi verso la magistratura si è guadagnato al solidarietà umana ma soprattuto politica di tutto il parlamento (con le lodevoli eccezioni di Di Pietro e dei Comunisti Italiani).
Ho trovato questa scena, del Parlamento intero in piedi ad applaudire, in particolare i passaggi di attacco alla magistratura, semplicemente vergognosi.
Per la prima volta mi viene da usare il termine Casta.
Un attacco del potere politico verso un altro potere costituzionale che rompe un'argine e rischia di produrre una frattura drammatica per le sorti della democrazia.
Mi sarei aspettato dalla mia parte politica un po' più di rispetto verso le indagini della magistratura e verso i suoi componenti. Invece uniti e compatti, con Forza Italia a gioire per la ritrovata unità verso un nemico comune ed il PD a tenergli bordone. Una reazione da casta assediata che no npensa minimamente a tutto ciò che sta fuori dal Palazzo. Mi vergogno
Spero si ravvedano.

Uno e Due


Due fatti, magari collegati fra loro.
Il primo. Riporto qui il link del bellissimo articolo di Ezio Mauro sugli operai della Tyssen Krupp, Torino, e la sinistra. Mi piacerebbe fosse appeso nelle stanze che contano ogni qualvolta si parla di cotratti, produttività e stili di vita. In particolare mi piacerebbe vederlo nelle stanze di Montezemolo e di Veltroni.
Il secondo. Nella finanziaria appena approvata al comma 85 dell'articolo 3, e per i soli lavoratori del SSN, viene introdotta una norma che elimina l'obbligatorietà del riposo minimo giornaliero delle undici ore consecutive nell'arco delle 24 ore.
Capisco che sembra una piccola cosa che riguarda solo alcuni tipi di lavoratori, ma il principio introdotto lede, e non è rispettosa della tutela dei lavoratori, in particolare nell'ambito sanitario, dove l'uso dello straordinario, delle prestazioni aggiuntive e della pronta disponibilità è in continuo aumento, per coprire annose e croniche carenze di personale. Questa norma, di cui chiedo l'abrogazione non garantisce nella sicurezza richiesta e dovuta le prestazioni ai cittadini.
Tra l'altro i lavoratori del SSN hanno il contratto scaduto da 24 mesi che il Governo dovrebbe quanto prima rinnovare.
A presto

Non un giorno in più



Credo che vista la situazione e le responsabilità del "Governatore", prima come Sindaco di Napoli, poi come Presidente della Campania, con l'intermezzo di Commissario Straordinario per i rifiuti, non rimangano che le dimissioni. Ho aspettato a scrivere su questa gravissima e penosa vicenda, ma la lettera di ieri sulla Repubblica di Bassolino è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A questo punto non resta che il Governo ed il PD, di cui Bassolino è emerito ed influente esponente, prendano atto della situazione e chiedano le immediate dimissioni.
Come gesto fortemente simbolico e come assunzione netta delle responsabilità. In Campania si è visibilmente e platealmente consumata la rete di potere, di voti e di favori che hanno reso il Governatore l'uomo più potente della Campania dai tempi dei Gava.
Ora, sarà la situazione ambientale, sarà "o'sistema", ma è sotto gli occhi di tutti il fallimento di un intera classe dirigente. Viene da chiedersi come si sia potuto trasformare un uomo ed un politico accorto, lungimirante e carismatico, l'uomo della primavera napoletana dei primi anni novanta, in qualcosa che lascia stupiti ed amareggiati. Una ragnatela di potere, spesso sul crinale scosceso fra legalità e malaffare (che in Campania si chiama Camorra), che con la politica dell'emergenza ha prosperato e si è spartita ingentissime risorse economiche.
Per questo non resta che la richiesta immediata e senza scuse delle dimissioni.
Per aprire, anche visivamente un'altra pagina.

Basta!!!!!




Ma perché mi devo logorare lo stomaco ed il fegato per questa qui? Ma chi le ha dato l'autorizzazione a decidere sui miei comportamenti provati, su cosa è buono e su cosa è cattivo, su cosa è giusto e su cosa è sbagliato?


Chi è che non ha il coraggio di mandarla semplicemente a cacare, dicendole Cara Senatrice Binetti il medioevo è finito, si svegli, si faccia da parte e lasci alle leggi dello Stato di regolare e normare certi argomenti.

Sennò qui alla fine tutto diventa eticamente sensibile, tutto diventa problema di coscienza ed alla fine il risultato è che si fa ognuno come cazzo ci pare.


Per favore ci risparmi i suoi moralismi ed i suoi atteggiamenti da maestrina censoria. La smetta di darmi consigli non richiesti sulla famiglia, sui figli, sulla società. Parla come tutta la Chiesa del resto di argomenti che non vive quotidianamente perché sprovvista, per cui si cheti un attimo.


E poi un'ultima cosa ai galleggiatori del PD. Vabbè che non è più il mio partito, ma cavolo, una posizione chiara prendetela.


Per chiudere qui sotto laicamente lascio i link di un'inchiesta a puntate che il bravo Curzio Maltese scrisse qualche mese fa sulla repubblica sul sistema "Chiesa" in Italia, sui privilegi e sul prezzo che questa istituzione invadente ogni anno costa a tutti i cittadini italiani, me compreso, che non avrei nessuna voglia di finanziare.


Prima puntata : I conti della Chiesa
Seconda puntata: Gli Alberghi
Quinta puntata: Santi Viaggi
Si raccomanda di non leggere tutto di un fiato. Possono esserci effetti collaterali anche gravi.
Buona lettura.