Sinistra e dintorni

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Voto Utile. Utile a chi?



In questa campagna elettorale due sono gli aspetti che balzano agli occhi.
La prima è quella dove i due presunti competitori dicono o votate me o votate lui. Mai si era assistito a qualcosa del genere. Malignamente verrebbe da dire perche votare PD o votare PDL sia la stessa cosa. In effetti se si guardano i programmi non vi si trovano grandi differenze.
La seconda è l’uso spregiudicato e strumentale dei sondaggi. Qualche volta ho avuto anche io la sensazione che mi dicessero come la pensavo o come la dovevo pensare. Ed allora, non si argomenta più le proprie buone ragioni, ma si citato sondaggi che confutano la presunta opinione maggioritaria.

Voglio in questo post soffermarmi sul primo aspetto, che va sotto il nome di voto utile.
Trattasi di voto utile, secondo la vulgata politica e mass mediatica, di quel voto data solo a chi ha la possibilità di vincere, ovvero PD o PDl. Gli altri non contano, gli altri non hanno diritto di esistere.
Personalmente, ma non credo di essere solo, questa vulgata, che sembra avvolgere tutto il prono sistema informativo italiano, mi ha stancato e nauseato. Questo piegare ad esigenze di parte l’informazione, con servizi fotocopia e parole d’ordine uguali mi ha fatto incazzare.
Vedrete che man mano che ci avviciniamo al 13 e 14 aprile, ci proporranno dei sondaggi in cui in due principali contendenti saranno pari, per cui la campagna per il voto utile dovrebbe fare confluire i voti degli indecisi, di chi pensa di votare solo con la testa e giammai anche col cuore verso i due principali partiti e leader.
Però vorrei fare notare una cosa a chi si trova nel limbo, a chi è indeciso, a chi pensava di votare per gli altri, ma che questa strategia gli sembra sterile.
Stiamo per la seconda volta votando con il “porcellum”, una legge elettorale antidemocratica che non fa scegliere il proprio rappresentante al Parlamento.
E allora a chi utlie il voto? Ai cittadini-elettori? No di certo, per le ragioni di cui sopra. All’Italia? Beh ci raccontano da anni di voler cambiare il paese, ma la realtà innegabile è che l'Italia ha subito un'impoverimento negli utlimi 15 anni, sia al livello organizzativo-gestionale , si amorale, sia economico, con un numero sempre crescente di famiglie che non arrivano a fine mese. Per non parlare del lavoro, con insicurezza sia al livello fisico che al livello contrattuale. E molti altri temi che sarebbe tedioso sviscerare (Sanità, Scuola, ecc).
Poi, ma farò un post dedicato, il voto utile non esiste nemmeno se guardiamo solo all’aspetto tecnico della legge ed alla ripartizione dei seggi. MA su questo ci tornerò a breve.
Insomma, non facciamoci ingannare, la combinazione del sostantivo "VOTO" all'aggettivo "UTILE" non significa assolutamente nulla.

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