Sinistra e dintorni

AvatarUn Blog di discussione politica in cui si esprimono idee sentimenti e riflessioni sulla sinistra italiana in questa fase molto fluida. Un modo per dire quello che si pensa sui fatti quotidiani e sul futuro dell'Italia. Vista da sinistra.


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Ma sarà, quello a destra, sufficientemente autorevole per fare il Diretttore del Foglio?

Yes we Can? No Yes We Change

Yes WE Change. E' questo lo slogan che spero sia preso dalla mia parte politica per questa campagna elettorale. i due competitor principali, in realtà sono facce della stessa medaglia, giocano con gli stessi slogan e le stesse parole d'ordine, lisciano il pelo all'opinione pubblica, usano i sondaggi in modo spregiudicato. Meno tasse, sicurezza, crescita, consumo.
Nessuno di loro, e non lo potrebbero fare, propone un altro mondo possibile, un nuovo e diverso stile di vita e di sviluppo, un uomo nuovo.
Solo la sinistra può avere quest'orizzonte. Solo la sinistra può essere portatrice di queste istanza di cambiamento radicale di una società che affogherà nel vomito del troppo consumo. Una società disposta a barattare i diritti per la sicurezza non ha futuro.
Una sinistra certo, che non può rimanere quella attuale, che deve profondamente cambiare, classe dirigente e modelli, ma che è l'unica in grado di cambiare la società.
Yes We change quindi, contro il conformismo e l'ipocrisia, per l'inclusione, per il futuro.

I care, We can, They Win

by Oliviero Toscani

Questo slogan di Oliviero Toscani, riflette bene quello che rischia di essere il risultato delle prossime elezioni politiche. Ora, tutti ad approvare la grande mossa di Veltroni, che si è vero, ha spariglato i giochi e sta mettendo in difficoltà il centro destra. Che però risulta ancora abbondantemente avanti in tutte le rilevazioni di queste ultime settimane. C'è si un recupero del PD e satelliti, però va detto che si partiva dal minimo storico, dovuto all'impopolarità del Governo Prodi.
A questo punto non so se quello di Veltroni è un calcolo razionale, o è lucida follia.
Perdere onorevolmente, con questo sistema elettorale non conta niente. C'è il rischio di un suicidio politico che travolgerà lì'intera classe dirigente del Centro Sinistra. Si poteva, francamente, trovare un altro modo per il ricambio. Questa volta poi, non si potrà imputare alla Sinistra il ritorno di Berlusconi. Ad ognuno il suo.
Dispiace che pagheremo ancora una volta il prezzo, salato, noi italiani.

PD E PDL per me pari sono

Primi passi per l'inciucione
Fino al 10 marzo nei Tg, Gr e altri format della rai ci sarà prevalenza dei rappresentanti di Veltroni e Berlusconi
L’asse Partito democratico e Popolo delle libertà ha approvato, in Commissione parlamentare di vigilanza, un emendamento al testo di regolamento sulla par condicio televisiva che elimina «la parità di accesso» di tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni politiche in tutti i programmi di informazione, compresi i telegiornali e i programmi di approfondimento giornalistico.
Il relatore Marco Beltrandi, Rosa nel pugno, aveva invece proposto la piena «parità di accesso e di trattamento tra le diverse forze politiche» in tutti i programmi di informazione, appoggiato in questo dalle altre forze minori in campo per le prossime elezioni. La Commissione di vigilanza dovrà esaminare questa sera altri aspetti che riguardano i programmi di approfondimento informativo e le condizioni di accesso delle forze politiche ad essi
Sono prove di inciucio che confermano quanto sospettato da chi non è di parte e da chi guarda la politica in modo distaccato.
Prima D'Alema che dice che il conflitto di interessi non è una priorità, poi le parole d'ordine del programma che battono sulle stesse parole d'ordine, ora il colpo di mano in Commissione di Vigilanza Sulla par condicio.
Tre segnali che fanno una prova. Spero che gli italiani siano consapevoli di cosa ci aspetta dopo le elezioni.

Liste elettorali....

De Mita sbatte la porta. Non ricandidato l'ottantenne ras irpino del PD se ne va. Proprietario di un bel pacchetto di voti vedremo che intende fare, quale casa lo ospiterà. Ci sono già contatti con la Rosa Bianca.

E’ cominciata la campagna elettorale e si parla solo del voto utile. Ci dicono sia il Walter, sia il Fini ed il Caimano che sarebbe utile solo il voto dato o al PD o al PDL.Una comunanza d’intenti preoccupante che evidenzia se vogliamo, la sostanziale uniformità dei due contendenti. Uno accuasa l'altro anche di copiargli il programma.
Vogliono trasformare de facto il sistema politico italiano da bipolarista a bipartitista e si preparano, in caso, probabile, di mezza vittoria, a fare un accordo dopo le elezioni.
CI diranno per fare le riforme, in realtà i punti di contatto sono molti di più e su molti argomenti. Tutti i grandi giornali del Nord spingono per questa soluzione, così come la Confindustria, il sistema bancario e moti settori della società.
Naturalmente le smentite si fanno sempre più forti. Il che mi fa dire che c’è qualcosa di vero su questa ipotesi.
Sotto l'apparente calma sono ore nervose e febbrili. Le liste, preparate nelle segreterie dei partiti, da poche persone, sono campo di battaglia. Qualcuno ha fatto le beau geste come Visco e Violante, altri come de Mita sbattono l'uscio. Volano i coltelli, nonostante il placido e snervante modo di fare di Veltroni. Intanto i radicali si apprestano a fare l'accordo. Posti in lista e rimborsi elettorali la contropartita. Intanto il conflitto di interessi, dopo l'uscita di Di Pietro su una sola rete per RAI e Mediaset e la levata di scudi dei TG Berlusconiani, è stata derubricata dal PD ad una delle tante questioni.
D'Alema dice che sono altre le priorità.

Ma anche...

Tremendamente vero

Pronti, attenti....via



Sarò prevenuto non avendo aderito a quel progetto politico, ma dalla Convention di sabato scorso del PD ho avuto una sensazione per niente nuova, anzì un dejà vu. Ho pensato e ripensato per immagini a dove potevo già avere visto tutto ciò. Prima immagine, lo sventolio di cartelli con lo slogan Si può fare. Ecco che gli USA entrano prepotentemente nell’immaginario del PD. Stessi cartelli, stesso slogan (tradotto) di Barack Obama. Pensavo fosse l’Assemblea Costituente ma in realtà ha parlato il capo ed i sottocapi, non risultano interventi di “sconosciuti”. Approvazione per acclamazione degli atti fondanti e poco discussi dello Statuto e della Carta dei valori. Sarà che siamo in campagna elettorale ma la sensazione è stata molto sgradevole.
Immagine due. Il programma., il mitico canovaccio di proposte e di progetti per l’Italia. Molte parole d’ordine che francamente sembravano più berlusconiane che di sinistra. Crescita, ricchezza, sicurezza. Sovrapponibili.
Quello che non c’era nel dodecalogo. Nulla sul conflitto d’interessi (e chi pensa alle larghe intese post voto avrà avuto conferma), nulla sui diritti civili, nulla sulla laicità. Ahi ahi ahi.
Candidature. Un colpo al cerchio ed uno alla botte. L’operaio, e l’imprenditore. Per carità Colaninno sarà bravissimo, competentissimo, modernissimo. Il sospetto che sia li per il cognome però resta, ed il ricordo al fatto che è il figlio di uno degli scalatori della Telecom è troppo sospetto. Altre voci, altri figli. Benetton, Rosella Sensi, Mondadori. Mi viene da piangere.
Troveranno posto giovani ed anziani, casalinghe e manager, preti ed atei. Insomma la summa del veltronismo.
Da qui comunque si possono già tracciare dei giudizi. Il PD non è un partito di sx, è equidistante fra capitale e lavoro, scimmiotta Berlusconi nel ricorso ai sondaggi come filo conduttore dell’azione politica, ed il governo diventa un fine e non un mezzo.
Spero tanto che la sinistra arcobaleno proponga una seria piattaforma di cambiamento altrimenti non mi viene voglia di partecipare al referendum fra Berlusconi e Veltroni. Troppo simili troppo uguali

Una brutta giornata

Facciamo chiarezza

Quello che sta accadendo in questo inizio della campagna elettorale è il rischio concreto, molto concreto, della scomparsa della sinistra in Italia. innanzitutto perchè si continua a considerare il PD un partito di centro sinistra. In realtà stiamo assistendo al traghettamento di buona parte di quell'elettorato verso il centro. Molto esaustivo, secondo me, l'articolo di Giulietto Chiesa oggi sul Manifesto, che spiega molto bene la situazione in cui ci siamo cacciati.
Io chiedo a voce molto alta alla sinistra arcobaleno di esplicitare in maniera netta e chiara chi siamo e cosa vogliamo. Basta coi proclami di principio, di una sorta di non belligeranza elettorale col PD. devono sapere gli italiani che il probabile ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi sarà responsabilità del PD e del suo Capo. Se guardiamo bene poi, culturalmente Berlusconi da lì non se ne è mai andato eVeltroni è solo la versione più presentabile di quel mondo. Basta vedere a chi andranno, ad esempio, i maggiori benefici dell'approvazione del PRG di Roma. Ai soliti noti, agli amici costruttori ed ai poteri forti.

Rischio Referendum


Quelle del 13 e 14 aprile prossimo rischiano di diventare un referendum fra Berlusconi e Veltroni. Credo che bisogna assolutamente evitare tutto questo per molte ragioni che proverò a spiegare brevemente:

1) è un finto dualismo legato al "carisma" dei presonaggi più che su culture politiche differenti e sulle cose da fare. Fino ad ora infatti, più che su questioni di merito, si parla di look, di location dei comizi, di slogan ecc. Niente risposte invece sui temi che dovrebbero interessare i cittadini. Niente che non sia vago e manipolabile.

2) Visto che tecnicamente, con questa legge elettorale è praticamente impossibile per il PD da solo, vincere le elezioni, è necessario, e qui mi rivolgo in particolare alla Sinistra Arcobaleno, definire in modo netto la propria identità culturale, a ben vedere molto più omogenea di quanto sembri e di quanto venga dipinta.

3) Trovo estremamente sospetta questa comunione d'intenti fra W e B. , i grandi giornali del Nord, quelli che fanno opinione, la Confindustria, i grandi banchieri e quelli che a seconda del periodo si definiscono poteri forti, che prospettano per il post voto le grandi intese, altrimenti detta Grosse Koalition. Chi farà la Merkel non si sa, comunque gli attori in campo i vestiti li sanno cambiare più veloci di Arturo Brachetti.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro. io la vedo nera per i lavoratori e le fasce deboli della popolazione, per chi in tutti questi anni si aspettava un miglioramento della vita, della soluzione ai vari conflitti di interesse, ecc.

Ligabue - Buonanotte all'Italia

Bellissimo

Berlinguer ti voglio Bene!

Oggi mi sento così

Due tempi

Le elezioni si avvicinano. Oggi Marini concluderà le consultazioni. Non sembrano esserci spiragli. Il Giornale di famiglia indica un accordo poiltico fra Forza Italia e PD la soluzione per uscire dal pantano. Pochi e qualificati punti per fare le riforme. Un Governo insieme. Smentite categoriche (ed allora temo ci sia qualcosa di vero).
Il PD invece sta giocando una partita in due tempi. Il primo tempo comprende una dignitosa sconfitta presentandosi da solo alle elezioni, che però servirebbe a regolare i conti con la Sinistra dell'ex Unione (vero obiettivo del Uolter). Questo, per poi dedicarsi alla fase due, e quindi strutturare nei tempi giusti il PD e presentarsi come unica alternativa alla destra. Destra che con questa legge elettorale avrebbe (così pensa Uolter) difficoltà a governare.
Insomma, in primis fare fuori quei rompicoglioni della sinistra che ancora osano mettere in discussione lo status quo, il capitalismo liberista, il pensiero unico, ed in più bloccare il tentativo che si sta facendo molto concreto dell'Unità a Sinistra. Nonostante di questo processo la stampa riprenda solo i gossip e accentui le difficoltà.
Insomma avremo il Velturusconi I? Accorrete siori siori lo spettacolo si annuncia avvincente.

Niente Paura

Meglio di tanti editoariali che in questi giorni danno consigli