Sinistra e dintorni

AvatarUn Blog di discussione politica in cui si esprimono idee sentimenti e riflessioni sulla sinistra italiana in questa fase molto fluida. Un modo per dire quello che si pensa sui fatti quotidiani e sul futuro dell'Italia. Vista da sinistra.

Bella faccia

E così ci avviamo sul piano sempre più inclinato che ci porterà alle elezioni anticipate. Aprile, giugno, poco cambia se ci andiamo col porcellum, legge elettorale che è sempre bene ricordarlo fatta da quello lì. La faccia dice tutto. Hanno avvelenato i pozzi, e le conseguenze le paghiamo noi. Detto questo bisogna cominciare a parlare delle prospettive e prepararsi. Il PD ha già annunciato che andrà da solo o assieme con partitini satelliti che faranno quello che dirà Veltroni. Come la DC nei confronti dei repubblicani, dei liberali, ecc...

La sinistra spero dal cuore che si presenti unita e che le resistenze di alcuni (PDCI) vengano superate dalla consapevolezza della posta in gioco, altissima ed ultimativa. Della destra non parlo. Temo solo una guerra a sinistra che non faccia parlare delle cose che servono agli italiani, ma sia solo una questione di rapporti di forza. Le uscite di Veltroni e dello stato maggiore vanno in questo senso.

Si liscia il pelo a categorie che mai voteranno per il centro sinistra se non promettendo le stesse cose che prometteva il caimano, meno tasse e meno vincoli. La famosa corsa al centro.



Primo giro di consultazioni concluso. La situazione si avvia verso le elezioni anticipate prima possibile, aprile? giugno?.

Comunque sia il ricorso alle urne appare sempre più probabile. Le posizioni all'interno del fu centro sinistra sono le più svariate. Chi dice ora e subito, chi spera in un governo che modifichi le regole del gioco, chi ancora ha velleità solitarie secondo il detto del meglio soli che male accompagnati.

Mi sono chiesto come mai queste crisi di Governo così ricorrenti non avvengono a livello di Comuni, Province, Regioni. Prendiamo la legge elettorale dei Comuni e applichiamola per il Parlamento. Può essere un'idea. Che dite?


Touché


Sabato sera a "che tempo che fa", alla fine del suo pezzo Antonio Albanese ha fatto morire il personaggio di Cetto Laqualunque, politico fin troppo attuale dopo le vicende della crisi del Governo. Finito il pezzo si è via via spogliato degli abiti di scena, rimanendo Antonio Albanese e congedandosi amaramente con le parole "sono anni che faccio questo personaggio, che combatto, ma hanno vinto loro, la realtà ha superato la fantasia".
E' uscito di scena, mestamente, sconfitto. Una parabola che riguarda tutti noi, in questo momento triste per l'Italia onesta e democratica.
Clicca sulla foto per vedere il pezzo.

Fine di una stagione




161 contro 156. Da ieri sera il Governo Prodi non esiste più, l'unione non esiste più, il centro sinistra non esiste più.

Come sia potuto accadere sarà in queste ore ed in questi giorni frutto di analisi e commenti.

Quello che a me ronza nella testa, fra depressione e risentimento, voglia di stare alla finestra e reazione, è come tutto questo sia potuto accadere. Come dal 20 dicembre 2007, giorno dell'approvazione della finanziaria e della mancata spallata, con l'implosione della CDL, ad oggi in cui è finita questa storia.

Come è stato possibile gettare un'occasione che forse non si ripeterà più per cercare, ORA, un'accordo con Berlusconi sulla legge elettorale, non sapendo che questo avrebbe indebolito il Governo. Che l'aver rimesso in gioco il caimano era l'inizio della fine.

Ora chiedo, a quel magnifico stratega che è Veltroni, se facendo questo ed aggiungendo del suo dicendo che il PD sarebbe andato alle elezioni dal solo "qualunque sia la legge elettorale, anche con questa", non aveva considerato le conseguenze e quale sia la sua strategia a medio termine se ce l'ha. Temo non l'abbia.

Questo si inserisce in fondo alla nascita del PD, che invece di semplificare il sistema politico ha polverizzato ancora di più il Parlamento con la creazione di gruppuscoli, come i diniani, Fisichella, i teo-dem, ecc... con un dualismo nei fatti fra il capo del Governo ed il capo del "partito".

Un capolavoro politico che ci costerà un prezzo altissimo, e che a pagare saremo noi ed il paese.

Grazie, grazie di tutto.

E ora?



Non so cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Probabilmente il Governo non otterrà la fiducia del Senato, per responsabilità visibili di una legge elettorale scellerata e devastante e di partiti familiari che rappresentano solo se stessi.

Quindi elezioni, governo tecnico o cosa? Ritornerà il barzellettiere di Arcore? Insomma la situazione per l'Italia si prospetta triste. Quella credibilità faticosamente recuperata dopo 5 anni in cui eravamo lo zimbello dell'Europa, andrà a farsi fottere, quel risanamento e quei sacrifici che ora cominciavano a dare frutti, al macero.

Insomma una situazione di un paese che non sa assumersi responsabilità, inebetito e lobotomizzato da un abbassamento generalizzato della cultura e del sapere, da televisioni-veline che ci hanno imposto modelli falsi e benessere artificiale. Un paese perfetto per la decadenza. Non ne facessi parte direi vi sta bene.

Parafrasando Nanni Moretti "Berlusconi ce lo siamo meritato".

Comunque io sto con Prodi e solo con Prodi, lascio ai grandi strateghi che ci hanno portato fin qui, fra leggi elettorali e padri costituenti, la via di uscita. La prendessero loro l'uscita staremmo meglio.


Di Arrigo Boldrini, parlamentare per diverse legislature e presidente nazionale dell’ANPI, ha scritto a suo tempo Gian Carlo Pajetta: "È un eroe. Non è il soldato che ha compiuto un giorno un atto disperato, supremo, di valore. Non è un ufficiale che ha avuto un’idea geniale in una battaglia decisiva. È il compagno che ha fatto giorno per giorno il suo lavoro, il suo dovere; il partigiano che ha messo insieme il distaccamento, ne ha fatto una brigata, ha trovato le armi, ha raccolto gli uomini, li ha condotti, li conduce al fuoco".
CIAO BULOW.

Caos Calmo




E allora ci siamo, Mastella ed il suo gruppuscolo, dalla sede autorevole di Porta a Porta, ha annunciato l'uscita dalla maggioranza di centro sinistra e l'apertura sostanziale (visti i numeri) della crisi di governo.


Prodi, giustamente, ha detto che ci sarà il passaggio parlamentare della crisi e che vuole vedere in faccia chi gli voterà contro.


Le vicende degli ultimi giorni, dall'avviso di garanzia alla Mastella family's, all'uscita di Ercolino Veltroni che muscolarmente ha deciso la traversata in solitaria del PD alle prossime elezioni, dalla crisi rifiuti, all'attacco del Vaticano per tutto quello che odora, anche lontanamente di progresso, stanno facendo precipitare la situazione.


Per chiarezza, io sto con Prodi, solo con Prodi. I distinguo in questo momento mi sembrano fuori luogo. Per cui, chi ha la forza ed il coraggio di aprire la crisi e preparare il ritorno della destra clerico populista di Berlusconi e Buttiglioni si accomodi.



Se non fossi italiano direi ben ci sta, oggi non ho molta voglia di sorridere.








Un po' di qua, un po' di là

Secondo il detto meglio soli che male accompagnati, il PD andrà da solo, quale che sia la legge elettorale, alle prossime elezioni. A me sa tanto di sfratto a Prodi, poi magari, qualcuno correggerà le interpretazioni, però l'aria che tira sembra questa. Si spera di risolvere i problemi dell'Italia, ma anche e soprattutto del PD, scaricando sul paese le tensioni che in esso ci sono.
E ci sono perché la discussione frettolosa e superficiale che si è avuta al momento della decisione di sciogliere DS e DL, non poteva che portare ad acuire le differenze sostanziali ed importanti che ci sono. Così una parte del partito si è precipitata a San Pietro a sostegno dei "senza voce" vaticani, un'altra parte si organizza in correnti "laiche", un'altra in qualche Fondazione, e così via.
Insomma mai che si sappia la posizione ufficiale (una) su qualsiasi tema, del PD.
Il Sor tentenna trimilionario sembra forte, assomiglia a quegli alberi che col vento sembrano spezzarsi ondeggiando paurosamente. Forse il vento si calmerà ed allora vedremo quali idee per l'Italia e per il mondo ci sono.
Per ora, sotto il vestito, niente.

Tengo famiglia

La notizia la conoscete. e' stato arrestato l'UDEUR. Accuse a mastella ed ai suoi famigli che vanno dall'associazione a delinquere, alla concussione per passare all'abuso d'Ufficio. Mastella ha confermato anche oggi le dimissioni e ieri con un discorso duro con tratti eversivi verso la magistratura si è guadagnato al solidarietà umana ma soprattuto politica di tutto il parlamento (con le lodevoli eccezioni di Di Pietro e dei Comunisti Italiani).
Ho trovato questa scena, del Parlamento intero in piedi ad applaudire, in particolare i passaggi di attacco alla magistratura, semplicemente vergognosi.
Per la prima volta mi viene da usare il termine Casta.
Un attacco del potere politico verso un altro potere costituzionale che rompe un'argine e rischia di produrre una frattura drammatica per le sorti della democrazia.
Mi sarei aspettato dalla mia parte politica un po' più di rispetto verso le indagini della magistratura e verso i suoi componenti. Invece uniti e compatti, con Forza Italia a gioire per la ritrovata unità verso un nemico comune ed il PD a tenergli bordone. Una reazione da casta assediata che no npensa minimamente a tutto ciò che sta fuori dal Palazzo. Mi vergogno
Spero si ravvedano.

Uno e Due


Due fatti, magari collegati fra loro.
Il primo. Riporto qui il link del bellissimo articolo di Ezio Mauro sugli operai della Tyssen Krupp, Torino, e la sinistra. Mi piacerebbe fosse appeso nelle stanze che contano ogni qualvolta si parla di cotratti, produttività e stili di vita. In particolare mi piacerebbe vederlo nelle stanze di Montezemolo e di Veltroni.
Il secondo. Nella finanziaria appena approvata al comma 85 dell'articolo 3, e per i soli lavoratori del SSN, viene introdotta una norma che elimina l'obbligatorietà del riposo minimo giornaliero delle undici ore consecutive nell'arco delle 24 ore.
Capisco che sembra una piccola cosa che riguarda solo alcuni tipi di lavoratori, ma il principio introdotto lede, e non è rispettosa della tutela dei lavoratori, in particolare nell'ambito sanitario, dove l'uso dello straordinario, delle prestazioni aggiuntive e della pronta disponibilità è in continuo aumento, per coprire annose e croniche carenze di personale. Questa norma, di cui chiedo l'abrogazione non garantisce nella sicurezza richiesta e dovuta le prestazioni ai cittadini.
Tra l'altro i lavoratori del SSN hanno il contratto scaduto da 24 mesi che il Governo dovrebbe quanto prima rinnovare.
A presto

Non un giorno in più



Credo che vista la situazione e le responsabilità del "Governatore", prima come Sindaco di Napoli, poi come Presidente della Campania, con l'intermezzo di Commissario Straordinario per i rifiuti, non rimangano che le dimissioni. Ho aspettato a scrivere su questa gravissima e penosa vicenda, ma la lettera di ieri sulla Repubblica di Bassolino è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A questo punto non resta che il Governo ed il PD, di cui Bassolino è emerito ed influente esponente, prendano atto della situazione e chiedano le immediate dimissioni.
Come gesto fortemente simbolico e come assunzione netta delle responsabilità. In Campania si è visibilmente e platealmente consumata la rete di potere, di voti e di favori che hanno reso il Governatore l'uomo più potente della Campania dai tempi dei Gava.
Ora, sarà la situazione ambientale, sarà "o'sistema", ma è sotto gli occhi di tutti il fallimento di un intera classe dirigente. Viene da chiedersi come si sia potuto trasformare un uomo ed un politico accorto, lungimirante e carismatico, l'uomo della primavera napoletana dei primi anni novanta, in qualcosa che lascia stupiti ed amareggiati. Una ragnatela di potere, spesso sul crinale scosceso fra legalità e malaffare (che in Campania si chiama Camorra), che con la politica dell'emergenza ha prosperato e si è spartita ingentissime risorse economiche.
Per questo non resta che la richiesta immediata e senza scuse delle dimissioni.
Per aprire, anche visivamente un'altra pagina.

Basta!!!!!




Ma perché mi devo logorare lo stomaco ed il fegato per questa qui? Ma chi le ha dato l'autorizzazione a decidere sui miei comportamenti provati, su cosa è buono e su cosa è cattivo, su cosa è giusto e su cosa è sbagliato?


Chi è che non ha il coraggio di mandarla semplicemente a cacare, dicendole Cara Senatrice Binetti il medioevo è finito, si svegli, si faccia da parte e lasci alle leggi dello Stato di regolare e normare certi argomenti.

Sennò qui alla fine tutto diventa eticamente sensibile, tutto diventa problema di coscienza ed alla fine il risultato è che si fa ognuno come cazzo ci pare.


Per favore ci risparmi i suoi moralismi ed i suoi atteggiamenti da maestrina censoria. La smetta di darmi consigli non richiesti sulla famiglia, sui figli, sulla società. Parla come tutta la Chiesa del resto di argomenti che non vive quotidianamente perché sprovvista, per cui si cheti un attimo.


E poi un'ultima cosa ai galleggiatori del PD. Vabbè che non è più il mio partito, ma cavolo, una posizione chiara prendetela.


Per chiudere qui sotto laicamente lascio i link di un'inchiesta a puntate che il bravo Curzio Maltese scrisse qualche mese fa sulla repubblica sul sistema "Chiesa" in Italia, sui privilegi e sul prezzo che questa istituzione invadente ogni anno costa a tutti i cittadini italiani, me compreso, che non avrei nessuna voglia di finanziare.


Prima puntata : I conti della Chiesa
Seconda puntata: Gli Alberghi
Quinta puntata: Santi Viaggi
Si raccomanda di non leggere tutto di un fiato. Possono esserci effetti collaterali anche gravi.
Buona lettura.