Quest'immagine di ieri dei sostenitori, ancora increduli, di Alemanno, rende bene l'idea di quello che sono stati gli ultimi sei mesi. Lo scrive molto meglio di me Marco Travaglio nel numero dell'espresso di questa settimana. Leggi qui. Dalla sera del predellino Berlusconiano e le comiche finali di Fini, alla caduta del Governo Prodi, alle elezioni anticipate ed alla marea di destra che ha prima conquistato il Parlamento e poi Roma.
Non ci sarebbe da aggiungere altro, ognuno può trarre le conclusioni che crede, però a mettere in fila tutti questi avvenimenti qualche conclusione si può trarre.
La prima è la fallimentare esperienza politica del PD, partito nato moribondo, rianimato artificialmente dall'illusionista Veltroni, partito finto che non ha mai parlato di politica, con l'unico obiettivo, centrato, di combattere tutto quello che sta alla sua sinistra. Un bel risultato che ha consegnato alla destra il paese, temo per molto tempo.
Una miopia politica di un mezzo leader, che a parte le prefazioni, le mostre del cinema e le notti bianche, cioè tutte cose impalpabili e aleatorie, non riesce a fare dimenticare gli errori tragici di percorso fin qui fatto.
Volevano un partito all'americana, leggero, d'opinione. L'hanno fatto. In america chi perde va a casa. Sono ancora americani?