Sinistra e dintorni

AvatarUn Blog di discussione politica in cui si esprimono idee sentimenti e riflessioni sulla sinistra italiana in questa fase molto fluida. Un modo per dire quello che si pensa sui fatti quotidiani e sul futuro dell'Italia. Vista da sinistra.

Ditemi che la sinistra è ancora diversa

Scrivo per commentare le vicende delle scalate bancarie ed in particolare essendo persona di sinistra quello che emerge dalle intercettazioni di Consorte e compagnia.
In particolare le domande che mi frullano da qualche giorno in uno stato animo altalenante di orgoglio e di sconforto sono queste: “ Davvero la discriminante fra destra e sinistra sono i soldi? Davvero una volta che si è raggiunta una posizione agiata di stipendio e potere, i meccanismi che regolano il mantenimento ed il consolidamento di tutto ciò sono gli stessi?
Davvero non c’è nessuna differenza etica e morale fra destra e sinistra quando si devono affrontare scalate bancarie o acquisizioni varie oppure fare quadrare i bilanci? Davvero si può usufruire senza sentire nessun brivido (o vergogna) di scudi fiscali o condoni? Davvero non si può fare a meno, per stare sul mercato, di avere società alle Cayman o in Lussemburgo?
Allora sono io assieme ad altri milioni di cittadini che in questi anni bui per il paese per i diritti per il lavoro, hanno difeso gli attacchi continui di chi mette sullo stesso piano destra e sinistra, sono io dicevo un povero pirla fuori dal mondo e fuori da questa società rampante e coccodrillesca, senza etica pubblica e senza etica del capitalismo che si ritrova al Governo il filibustiere di Arcore. Sono io quello che sbaglia? Sono io quello per cui conta la faccia e la coerenza di comportamento per quello che si dice e si propone e non è fine a se stesso il messaggio ma anche di chi lo propone?
Davvero la differenza fra destra e sinistra è l’insegna del negozio, quando poi all’interno il meccanismo di vendita, i rapporti di lavoro son gli stessi, la ricerca di profitto non guarda in faccia nessuno?
Se tutto ciò è così ho la risposta a duna domanda che fino ad allora non aveva trovato risposta. Come mai nel 2001 milioni di italiani si erano innamorati di Berlusconi. La risposta sta forse nel fatto che milioni di italiani nella posizione e con le possibilità di Berlusconi avrebbero fatto come lui. Tutto ciò è deprimente.
Chissà che ne penserebbero Berlinguer (pur non avendo l’età per averlo conosciuto lo rimpiango) e Pasolini di tutto questo?

Andrea Monni – Vaiano (PO)

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