Qualche giorno è passato dalla scomparsa di Enzo Biagi, qualche giorno è passato dal diluvio di commenti, articoli, lacrime di coccodrillo versate.
Enzo Biagi negli ultimi anni era diventato un simbolo un simbolo di quello che dovrebbe essere il mestiere di giornalista, di quello che dovrebbe essere un uomo. Un uomo normale beninteso.
Invece in questo paese, Enzo Biagi era diventato l'eccezione. L'eccezione come giornalista, l'eccezione come uomo.
Non voglio tornare sulle polemiche e sulle parole di nuovo incredibili e vergognose da parte di chi l'aveva cacciato e di chi gli aveva riversato addosso ogni tipo di accuse.
Oggi la situazione è se vogliamo addirittura peggiore di quella che Biagi subì. Oggi non c'è nemmeno più bisogno di diktat ed ultimatum.
Oggi, secondo il principio del colpisci ne uno per educarne cento i "giornalisti" sanno già cosa fare per compiacere il padrone.
E' triste, ma questo è proprio uno dei difetti di noi italiani.
Abbiamo veramente poca memoria.
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